“Sono contenta che suo marito non mi abbia dato ascolto!” mi ha detto qualche giorno fa Adele Corradi, professoressa novantaduenne, in occasione della proiezione speciale del film documentario di Alessandro D’Alessandro dal titolo Barbiana ‘65. “Perché ormai Don Milani è diventato un fossile, come Garibaldi, Mazzini e Cavour. E invece Alessandro è stato determinato ed ha avuto ragione”.
A partecipare, infatti, alla 74esima edizione della mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, quest’anno c’era pure un documento inedito ed incredibile che, come scrive Elisa Bondavalli, in una sorta di testamento per immagini, ci racconta della più sofisticate delle scuole, erroneamente ritratta solo come esperimento di campagna, ma in realtà avamposto della didattica più all’avanguardia. E in effetti, Barbiana ‘65, coprodotto dalla Felix Film con Istituto Luce Cinecittà, nasce dal recupero del materiale girato da Angelo D’Alessandro nel dicembre 1965 a Barbiana e ritrovato dal figlio Alessandro dopo la morte del padre. Ed è l’unico documento esistente con Don Milani in scena. È lo stesso Don Lorenzo che narra, che parla, che spiega. Alessandro, fotografo, regista e autore di numerosi programmi per la Rai, sceneggiatore e regista di cortometraggi, ci racconta come sono andate le cose: “Solo dopo la scomparsa di mio padre, dopo una lunga malattia che ha lentamente cancellato memorie di una vita e lasciato senza risposte domande che avrei voluto fare con più evidenza e forza, ho cominciato a mettere ordine nel suo archivio e, tra altri interessanti documenti, ho ritrovato il materiale in pellicola originale in 16 mm. La visione del materiale, rivelatosi in condizioni eccellenti, e soprattutto delle bobine delle registrazioni audio, mi ha spinto a recuperare informazioni legate a quell’esperienza e a poco a poco l’approfondimento è diventato un impegno che non potevo derogare oltre.
All’inizio si è trattato di emozioni, ricordi, corrispondenze, ricostruzioni tra il privato e il pubblico, che hanno conquistato man mano uno spazio e un tempo preciso nella mia vita di autore e documentarista a mia volta, finché ho cominciato a prendere coscienza di come riproporre questo materiale e collocarlo nella giusta dimensione mediatica e personale.” Lo straordinario documentario, che non ha la pretesa di aggiungere novità dal punto di vista dei contenuti, è commentato da Don Luigi Ciotti, dall’ex procuratore generale di Firenze Beniamino Deidda e dalla professoressa Adele Corradi, che per tre anni aiutò don Milani a far scuola ai ragazzi.
Su note davvero commoventi, composte per l’occasione dal maestro Fabrizio Mancinelli a Los Angeles, rivive la scuola di Barbiana e la storia personale di un prete schivo e determinato, rigoroso e rivoluzionario che era forse troppo in anticipo sui tempi per essere compreso fino in fondo e si chiude il cerchio che ha tenuto legati per molti anni il padre Angelo ed il figlio Alessandro in un lavoro che li ha visti condividere temi forti come la fede, i diritti umani e la pace.
http://www.succedeoggi.it/2017/09/modello-barbiana/
http://www.repubblica.it/cultura/2017/08/18/news/don_milani_sul_set_della_sua_barbiana-173289415/
http://www.nonsolocinema.com/barbiana-65-la-lezione-don-milani-alessandro-g-dalessandro.html
https://www.cinemaitaliano.info/news/42949/venezia-74-barbiana–65-la-lezione-di-don.html