Sarà per colpa dei ritmi che rallentano col passare degli anni, sarà a causa della pandemia che ancora ci affligge, ma sempre più spesso sento il bisogno di spazi aperti, di luoghi poco antropizzati in cui sia più semplice fermarsi a respirare e riflettere. Il Trentino è perfetto per questo. L’ho visitato in lungo e in largo ed ogni volta che ci torno mi sembra il luogo ideale per ritemprare corpo e mente. Ma purtroppo, nonostante le buone intenzioni da cui sono animata, il mio cervello è perennemente alla ricerca di nuovi stimoli. Dunque oggi, quasi per caso, mi sono imbattuta in un percorso di Land Art a Falzes, in Val Pusteria.
I 7 artisti protagonisti, Edith Kohlgruber, Pepi Peskollderungg, Johann Passler, Helene Psenner, Rita Gutwenger e Ulrike Großgasteiger, hanno realizzato le opere dislocate lungo il percorso, utilizzando diverse tecniche e materiali, tutti rigorosamente congeniti in questi luoghi. I lavori sembrano avere un legame profondo con l’ambiente in cui sono collocati e sono naturalmente esposti agli elementi atmosferici, che li modificano costantemente, disgregandoli e amalgamandoli al contesto.
Il percorso circolare, lungo circa 2km, è ricco di opere e di emozioni: sembra di essere coprotagonisti di una favola ambientata tra i boschi.
Strane creature si aggirano incerte: streghe, civette, rane, uomini di muschio, formiche giganti. Si entra improvvisamente in una dimensione atemporale, complici il silenzio e, in alcuni tratti, il rumore dello scorrere dell’acqua.
In questa galleria a cielo aperto, caratterizzata dall’intervento diretto dell’artista sul territorio naturale, sembra davvero che il tempo si sia fermato e pare persino possibile rientrare in contatto con quella parte intima e nascosta che alberga dentro ognuno di noi.
https://www.valpusteria.com/sport/estate-attiva/escursioni/landart-falzes.asp
https://www.vivosuedtirol.com/it/escursioni/sentiero-landart-falzes/
https://map.gallorosso.it/it/escursione-tematica-landart-a-brunico–1-6140.html