Sperimentare e aprirsi a nuovi orizzonti richiede coraggio. E di coraggio Claudia Palmira ne ha dimostrato molto nel corso della sua variegata carriera.
Nata a New York e residente a Roma, Claudia viaggia spesso in giro per il mondo e non solo per visitare località sconosciute, ma per conoscerne ed assorbirne usi e tradizioni.
Difficile classificarla con una sola etichetta: artista, designer, grafica, imprenditrice. Spinta da una buona dose di curiosità e sempre pronta a sperimentare, ha attraversato varie fasi artistiche. Dall’idea, al progetto, dallo schizzo al dipinto su tela, dalla carta al plexiglass, dai collage al decoupage, attraverso pixel e acrilici, lavora instancabile su ogni idea capace di “liberarsi” da dentro, indistintamente dalla mente o dal cuore.
Sono andata a trovarla nel suo studio romano, in Prati, un paio di volte e ne ho ricevuto sempre la medesima impressione: un luogo luminoso, sereno, in cui è possibile lasciar scorrere liberamente le proprie emozioni. Mi sono sentita accolta ed ho avuto spesso l’impulso di sedermi davanti alla finestra per elaborare le mie impressioni. Ma non ho mai fatto in tempo, tutte le volte il mio sguardo curioso si è posato su quei lavori circolari, su tela e su carta, sistemati sotto il tavolo di vetro o appesi alle pareti. Studi di colore, monogrammi astratti che rivelano antiche passioni, come l’amore per l’arte orientale e la pittura giapponese. Colori vividi e ritagli di giornale si affastellano in ogni angolo. Sembra tutto in ordine, ma in realtà tutto si muove, nella calma e nel silenzio.
Claudia Palmira organizza il suo lavoro in ogni fase creativa e lo segue passo passo: dal primitivo progetto alla realizzazione compiuta. Mi hanno molto colpito le sue ultime creazioni, realizzate su seta. Tessuti preziosi con stampe originali pendono da una parete a destra dell’ingresso, distinti per collezione: Opera, Segni Zodiacali, Rococò ed altre. Presto li vedremo nei bookshop dei musei, a cominciare da quello del Metropolitan di New York.
Palmira fonde creatività ed innovazione con grande audacia, sperimenta ogni campo plausibile ed utilizza tutti i materiali a disposizione, ma con i piedi ben saldi al terreno intravede i possibili utilizzi della sua arte nel quotidiano. Crea insomma una una sorta di Arts and Crafts che, come allora, si prefigge di conciliare l’Arte più aulica con la produzione artigianale e/o industriale, finalizzata all’ingresso della bellezza negli ambienti di vita quotidiana.
Lo stretto connubio tra tecnologia ed arte, nel senso più ampio del termine, mi ha sempre profondamente affascinato e sembra che Claudia ne abbia una profonda vocazione, tanto sapientemente riesce a mescolare i linguaggi e addirittura a condividerli in laboratori per adulti, cui insegna infatti come riscattare la personale interiorità per esprimersi al meglio e vivere la propria unicità nel perenne fluire degli eventi.